Archivi categoria: sviluppo sostenibile

Pubblicato lo Statuto del Tecnopolo Mediterraneo per lo sviluppo sostenibile

Pubblicato il testo del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 settembre 2020, n. 195 contenente il Regolamento di approvazione dello statuto della fondazione «Istituto di Ricerche Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile», ai sensi dell’articolo 1, commi 732, 733 e 734, della legge 30 dicembre 2018, n. 145

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oppure visualizza il link della GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2021/04/02/80/sg/pdf

tecnopolo

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Le città protagoniste dello sviluppo sostenibile

Presentazione VI Rapporto urban@it

Il 6 marzo, alle ore 10, presso il teatro Fusco, il Centro di Cultura per lo Sviluppo “G. Lazzati” di Taranto, assieme al Centro Nazionale di Studi per le politiche urbane Urban@it, con il patrocino morale del Comune di Taranto e dell’Ordine degli Architetti P.P. e C. della Provincia di Taranto, presentano il VI rapporto sulle città: “Le città protagoniste dello sviluppo sostenibile”, elaborato da Urban@it.

VI rapporto sulle città: “Le città protagoniste dello sviluppo sostenibile”

Presentazione del VI rapporto sulle città: “Le città protagoniste dello sviluppo sostenibile”
Taranto, teatro Fusco, 06.03.2021, ore 10,00
Il 6 maggio presso il teatro Fusco, il Centro di Cultura per lo Sviluppo “G. Lazzati” di Taranto, assieme al Centro Nazionale di Studi per le politiche urbane Urban@it, con il patrocino morale del Comune di Taranto e dell’Ordine degli Architetti P.P. e C. della Provincia di Taranto, presentano il VI rapporto sulle città: “Le città
protagoniste dello sviluppo sostenibile”, elaborato da Urban@it. Lo studio edito da “il Mulino” nel gennaio 2021, rappresenta una opportunità di lettura del fenomeno urbano, con gli occhi di chi vuole tentare di interpretare e comprendere un sistema complesso e mutevole, fortemente connotativo della società contemporanea.
Questo sesto rapporto è orientato, come descritto nel sottotitolo, ad una rilettura della città nel verso di uno sviluppo sostenibile ed un ruolo rigenerativo della società. Il rapporto è stato realizzato e concluso in pieno periodo di pandemia, durante la quale la città ha certamente mostrato una fragilità prima di adesso solo
sospettabile. Il Covid-19 ha messo in crisi tutto il sistema di elementi gerarchici, funzionali ed iconici che la compongono (la dimensione abitativa dei condomini e dei grattacieli, la mobilità, i luoghi del lavoro, dello svago, della cultura e dello sport, la macchina dei grandi eventi, ecc.). Questi meccanismi sono diventati, tutto d’un tratto disconnessi, anzi isolati l’uno dall’altro e inutilizzabili entro il perimetro delle proprie “competenze” poiché interdipendenti.
Nonostante la necessità di rilettura dei contesti urbani a causa della pandemia, l’idea che i ricercatori di Urban@it restituiscono della città, mantiene una forte connotazione positiva.
La città come hub di un proprio sistema territoriale in grado di affrontare e superare il falso dilemma, così viene definito nelle pagine iniziali del testo, della fuga della città. Un borgo può candidarsi a diventare parte viva di un sistema-città nel quale diventa irrilevante distinguere ciò che è connesso fisicamente da ciò che invece lo è in modo solo virtuale. Il quesito fondamentale e generale che sottende tutto il ragionamento è: in che modo le città possono ripensare le politiche urbane per rafforzare la propria preparazione al rischio e la propria capacità di risposta, in accordo con il SDG 11 «Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi,
sicuri, duraturi e sostenibili» dei diciassette ‘Obiettivi per lo sviluppo sostenibile’ posti nella Risoluzione adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU il 25 settembre 2015, a tutti nota come «Agenda 2030»?
La sfida del cambiamento, della modernità, della resilienza e della sostenibilità, resta da vincere nella città.
Questo è il messaggio che si legge tra le righe.
La mission del centro studi Urban@it è quello di produrre lavori che possano costituire altrettanti strumenti utili per la policy maker, nella non facile costruzione di Agende per lo sviluppo sostenibile in città italiane che potrebbero svolgere un ruolo di guida verso la decarbonizzazione.
Il rapporto scaturisce dall’osservazione e dallo studio sistematico di alcuni importanti contesti metropolitani, durante il quale vengono ricostruiti i passaggi con i quali sono stati ideati, realizzati ed attuati i principali strumenti e le pratiche indirizzate al governo del cambiamento, al green deal europeo, oggi potremmo dire:
alla transizione ecologica.
Gli esiti della ricerca sono, in ogni caso, chiaramente in grado di aiutare a comprendere i processi delle trasformazioni urbane e sociali in qualunque contesto, a qualunque scala. Sia le urban region, sia le middle cities possono costituire, infatti, luoghi di sperimentazione di politiche per la sostenibilità, divenendo veri e
propri laboratori per lo sviluppo sostenibile.
A maggior ragione l’approccio metodologico e le risultanze del lavoro realizzato dal Centro Nazionale di Studi per le Politiche Urbane, valgono per Taranto che, come spesso accaduto nella storia, rappresenta anche oggi una terra di mezzo, nella quale le frizioni tra modelli diversi di sviluppo (quello industriale, quello storico, quello turistico, quello ambientale ecc.), provocano da anni cortocircuiti in grado di complicare l’elaborazione di una vision condivisa, ma che, d’altronde, se fossero ben indirizzati e “governati”, sarebbero
in grado di determinare un vero e proprio “laboratorio” di idee e di esperienze utile a livello nazionale ed internazionale nella direzione della resilienza del sistema città di fronte alle sfide del cambiamento.
Il caso Taranto. Questo è il tema rispetto al quale, dopo la presentazione del VI rapporto Urban, importanti spiti, rappresentanti di Istituzioni, del mondo accademico, della ricerca e del terzo settore, si confronteranno in un tavolo tematico, tentando di comprendere il ruolo della nostra città nel presente e, soprattutto, nel futuro.
Angelo Campo, Centro di Cultura per lo Sviluppo “G. Lazzati” – Taranto

 

PROGRAMMA def

“La V stagione dell’impresa”, percorso di alta formazione per imprese e manager

il 12 e 13 febbraio si è svolto il secondo weekend de “La V stagione dell’impresa”, dedicato questa volta all’Inverno. Un nuovo percorso di alta formazione per imprese e manager volto alla gestione della transizione del modello di sviluppo economico al bene della casa comune. Quattro weekend formativi, ognuno dedicato ad una stagione e declinato secondo i tre elementi “terra, impresa e polis”.

Clicca sul link per vedere il video:

Facebook Verso la V stagione dell’impresa: Giuseppe Buffon

Dopo la meditazione serale di venerdì, guidata dal prof. Giuseppe Buffon, il sabato si è aperto con l’introduzione del prof. Massimo Folador, Professore di Business Ethics e sviluppo sostenibile presso la LIUC – Università Cattaneo.
Una complessa relazione sulla Terra, affrontata con prospettiva interdisciplinare: “ : ” è stata affidata al prof. Enrico Gennari, Docente di Geologia Applicata alla pianificazione territoriale dell’ Università di Urbino e membro consiglio direttivo SIGEA.

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Incontro del CNEL sul Tecnopolo di Taranto

L’iniziativa promossa dal CNEL del 16 u.s. sul Tecnopolo del Mediterraneo per lo sviluppo sostenibile: un’opportunità per il sistema Paese ha, certamente, avuto un alto gradimento sia per la puntualizzazione chiarificatrice dei fini sia per l’impegnativo coinvolgimento istituzionale ottenuto. Continua la lettura di Incontro del CNEL sul Tecnopolo di Taranto

Luigino Bruni: “The Economy of Francesco”, è già un movimento mondiale

“The Economy of Francesco”,  è già un movimento mondiale – Luigino Bruni (Vatican News )

Luigino Bruni, responsabile scientifico dell’incontro internazionale di giovani economisti e imprenditori, racconta gli effetti di nove mesi di lavoro preparatorio, causati dal rinvio per la pandemia. “Dall’incontro -spiega – spero nasca un’economia capace di guardare alla qualità della crescita e investire in spiritualità”
Ascolta l’audio a questo link:


Papa Francesco ne aveva parlato anche durante il ciclo di catechesi suscitato dalla prima ondata di pandemia, dedicato alla necessità di “Guarire il mondo” dalle disuguaglianze evidenziate dalla crisi sanitaria. Il virus è figlio di “un’economia malata”. Una malattia frutto di “una crescita economica iniqua che prescinde dai valori umani fondamentali”. Proprio per attuare un “patto” per “cambiare l’attuale economia e dare un’anima a quella di domani” il Papa nel maggio 2019 aveva lanciato l’idea di “The Economy of Francesco”, invitando per marzo 2020 ad Assisi miglia di giovani economisti e imprenditori.

Cancellato e poi rinviato, a causa della prima ondata di pandemia, l’avvenimento internazionale si apre on-line il 19 novembre con duemila iscritti da 120 paesi connessi, per tre giornate, da tutto il mondo, in diretta streaming sul portale francescoeconomy.org e la partecipazione “virtuale” del Papa. Ad Assisi, che ospita la regia dell’evento, è arrivato alla vigilia dell’inaugurazione Luigino Bruni, ordinario di Economia Politica all’Università Lumsa di Roma, responsabile scientifico di “Economy of Francesco”. Ai microfoni di Radio Vaticana Italia parla di un clima di “gioia e speranza” e spiega come si può – come ha chiesto il Papa – “ri-animare l’economia”:

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FESTIVAL ASVIS, Taranto: L’umanesimo della complessità, prof. Giorgio Bonaccorso

29 settembre 2020, Auditorium Istituto Pacinotti, FESTIVAL ASVIS, incontro pubblico e corso di aggiornamento per docenti: L’umanesimo della complessità, prof. Giorgio Bonaccorso, epistemologo specialista dei temi della complessità e dell’intelligenza artificiale.

L’evento “Taranto: un mare di sostenibilità” è stato inserito nella piattaforma del Festival ed è visibile al link:

Umanesimo e Complessità: la stretta relazione tra le due realtà sia nell’ottica dell‘Agenda 2030 che in quella della  Pedagogia dell‘Enciclica di Papa Bergoglio “Laudato sì”. Continua la lettura di FESTIVAL ASVIS, Taranto: L’umanesimo della complessità, prof. Giorgio Bonaccorso

On. Lorenzo Fioramonti a Taranto : “Un nuovo modello di sviluppo sostenibile”

Il 12 SETTEMBRE 2020, C/O AULA MAGNA ISTITUTO “PACINOTTI” – TARANTO, si è tenuto l’evento: “SCUOLA POLO PER LA SOSTENIBILITÀ ASVIS E SCUOLA POLO PER LA
FORMAZIONE DEI DOCENTI DELL’AMBITO TA 21”.

Per chi non avesse avuto la possibilità di seguire l’evento in diretta streaming forniamo, qui di seguito, il link per poterne vedere la registrazione:

Relatore:
On. Lorenzo Fioramonti (già Ministro MIUR) Continua la lettura di On. Lorenzo Fioramonti a Taranto : “Un nuovo modello di sviluppo sostenibile”

Prof. De Toni a Taranto, “Complessità, Cooperazione, Sviluppo Sostenibile”

Il 17 febbraio, ore 15-19, nell’aula magna IISS A. Pacinotti a Taranto, si terrà il convegno “Complessità, Cooperazione, Sviluppo Sostenibile” con la presenza dei Alberto Felice De Toni, prof. ordinario di ingegneria economico-gestionale e presidente Fondzione CRUI.

Il convegno è aperto al pubblico e ha valenza – per i docenti che si sono iscritti sulla piattaforma del MIUR, S.O.F.I.A (codice 59685) – di Continua la lettura di Prof. De Toni a Taranto, “Complessità, Cooperazione, Sviluppo Sostenibile”

L’enciclica Laudato Si’, con gli occhi di Simone Weil

Il Centro di Cultura “G. Lazzati” in collaborazione con la Camera di Commercio di Taranto , invita la cittadinanza per  venerdì 15 novembre alle ore 17.00 presso la Cittadella delle Imprese a Taranto.
Nell’itinerario sulla correlazione tra complessità ed ecologia integrale, questa volta sarà il prof. Farina a fornirci una nuova e interessante chiave di lettura dell’enciclica Laudato Si’, vista con gli occhi della filosofa e mistica Simone Weil, il cui pensiero è ancora oggi in grado di suscitare brillanti riflessioni e approfondite discussioni.

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