FORUM “VERSO UNA RETE INTERNAZIONALE PER L’ECOLOGIA INTEGRALE” – SAPERI E IMPRESA A CONFRONTO

Taranto 6 aprile 2018 – Sala Resta, Camera di Commercio –
Articolo di Karen Ricchiuti

Taranto, città capitale della Magna Grecia e perla dello Jonio è stata scelta, lo scorso venerdì 6 aprile, come location ideale per ospitare la seconda tappa degli Incontri della Rete Internazionale, un pregevole evento mirato a coniugare Impresa, Accademia e Tecnica, connessione dei saperi indirizzati alla promozione di una nuova vision di sviluppo avente ad oggetto l’Ecologia Integrale. L’esigenza di poter fondere le conoscenze alle coscienze è oggigiorno quanto mai forte. Gli attori che compongono il sistema economico sono chiamati ad instaurare processi collaborativi duraturi che non si concludano, quindi, nel breve termine. Guardare lontano e dotarsi di un progetto sistemico forte, rappresentano le risposte attese dal nostro pianeta Terra che non può più attendere e che non offre piani di riserva, viaggiando sulla via dell’insostenibilità.

Nel corso della mattinata del 6 aprile scorso illustri personalità, moderate dal giornalista dell’Avvenire Antonio Maria Mira, hanno apportato, ad una vasta platea in ascolto, progetti concreti facendo emergere tanto la dimensione empatica quanto la possibilità del diretto contatto con il territorio.

Si citano a tal proposito il Presidente della Camera di Commercio di Taranto Luigi Sportelli, il quale ha esordito con la presentazione del volume “La Camera di Commercio di Taranto 2010-2017. L’evoluzione del Sistema: dalla promozione del territorio alla BES City”, frutto di un impegno prescelto nonché interesse costante dell’Ente Camerale verso la realizzazione di percorsi di alta formazione costruiti sulla consapevolezza del contesto territoriale tarantino, di cui ne è esempio il Corso di Alta Formazione promosso ed organizzato, tra gli altri, dal medesimo Ente in “Progettazione e Gestione di Città e Territori Sostenibili” conclusosi lo scorso lunedì 19 Marzo, diplomando e certificando giovani laureati provenienti da differenti contesti di studio e professione, preparati alla conoscenza e alla diretta applicazione dello strumento metodologico BES (Benessere Equo e Sostenibile).

Il Prof. Giuseppe Buffon storico e decano della Facoltà di Teologia dell’Antonianum, propone un “invito all’otium” per le Imprese, definendolo come prerequisito della creatività al fine di superare situazioni di crisi.

Mediante collegamento live online Skype il Prof. Enrico Giovannini economista e fondatore ASVIS, ripercorrendo la storia tra passato e presente consente, mediante una riflessione profonda, di focalizzarsi sulle origini delle crisi susseguitesi, alle quali fa seguito inevitabilmente una percezione concreta verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile, avallate anche dall’Accademia con la costituzione della RUS (Rete delle Università Sostenibili) a cui ad oggi hanno aderito 56 Università italiane.

Per il Prof. Mauro Magatti sociologo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore “non abbiamo una scelta di riserva in quanto non abbiamo un Pianeta di riserva”, frase forte proposta dal docente che invita gli uditori ad una riflessione sulla trasformazione vista con un quadro antropologico, supportato dalla concezione secondo cui per sostenibilità si intende prendere atto di un ambiente che non coincide con noi stessi, costretto a continui “stop & go”, andamenti altalenanti derivati dalla non conoscenza del vero significato di crescita, benessere e relazione ma plasmati al mero consumismo.

Catia Bastioli presidente di Terna e AD di Novamont propone un approccio circolare alla bioeconomia per connettere economia e società, presentando realtà sostenibili già operanti la cui mission fu la rigenerazione territoriale, nate dalla trasformazione dei problemi in grandi opportunità. Quale antidoto? Affondare le radici nel territorio, guardando alle potenzialità che lo stesso offre e creando ponti: la sfida posta fu coniugare le diversità per dar vita a progetti comuni. Come fare impresa senza conoscere il territorio in cui essa andrà ad insistere? Catia Bastioli pone in tal senso l’attenzione sulla risorsa suolo quale oggetto dei suoi studi, definendolo fondamentale elemento da conoscere, preservare e tutelare.

Infine, Vera Corbelli Commissario Straordinario per le bonifiche di Taranto chiamata a gestire la complessità del territorio jonico ha proposto, mediante un’accurata descrizione, i risultati raggiunti in maniera intelligente e virtuosa da un lavoro congiunto di oltre tre anni, che ha visto le azioni di monitoraggio e bonifica i perni del suo operato.

Da cittadina tarantina, da giovane laureata in economia nonché da perfezionata nel primo Corso di Alta Formazione in “Progettazione e Gestione di Città e Territori Sostenibili” fortemente voluto, tra gli altri, dalla Camera di Commercio di Taranto credo che la soluzione risieda nella capacità di percorrere il cammino in maniera condivisa, certi che sicuramente tra gli strumenti metodologici puntuali ed efficaci in tal senso, debba risiedere in prima fila il BES, approccio concreto alla vera misurazione del benessere del territorio, la cui azione seguente si tradurrebbe in progetti concretamente realizzabili aventi corpo ed anima in quanto nati dalla consapevolezza e della conoscenza del territorio. Karen Ricchiuti

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *