Il modo di comunicare scelto da Bergoglio non riflette solo lo stile e la personalità dell’uomo, ma la volontà di spiegare in modo diretto e semplice quale è il suo programma pastorale

Monica Simeoni , sociologa, docente dell’Università del Sannio (Benevento) ed Ecclesia Mater, Istituto Superiore di Scienze Religiose del Laterano.

DESCRIZIONE

Il modo di comunicare scelto da Bergoglio non riflette solo lo stile e la personalità dell’uomo, ma la volontà di spiegare in modo diretto e semplice quale è il suo programma pastorale.

Il libro si propone di comprendere, da differenti punti di vista e con studiosi di diverse nazionalità, le origini teologiche, filosofiche e sociologiche di Francesco nel suo percorso di formazione.
I contributi di Massimo Borghesi, Giulia Paola Di Nicola, Pier Davide Guenzi, Francisco Mele, Philippe Portier, Verónica Roldán, Monica Simeoni, cercano di approfondire, andando alle fonti, il pensiero e il Magistero di Bergoglio.
I suoi maestri sono teologi e studiosi latinoamericani, ovviamente anche argentini, ma anche pensatori e filosofi europei. Tra questi Romano Guardini, spesso citato da Francesco nelle sue Encicliche, e il gesuita Gaston Fessard che, come afferma Massimo Borghesi, è l’autore all’inizio del pensiero di Bergoglio.
L’ulteriore obbiettivo del testo è comprendere i gesti e la filigrana degli insegnamenti di Francesco , i collegamenti e le relazioni con concetti chiave, sociologici e teologici, caratteristici dei suoi primi dieci anni di Pontificato .
INSEGNAMENTI che appaiono sempre più illuminati dalle premesse del Concilio Vaticano II e che Bergoglio promuove «come un traghettatore da un modello clericale a una forma organizzativa più aperta e partecipata di CHIESA DEL FUTURO »
(Enzo Pace).

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